A metà ottobre si è concluso il progetto “L’arte delle erbe palustri”. Progetto promosso dall’associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità, sostenuto dalla Fondazione CA.RI.PT e dai Comuni di Altopascio e Larciano, con la partecipazione delle associazioni Intrecci Onlus, LiveBetter e Fattoria La Stella di Lara.
Obiettivo del progetto è mantenere vive le tradizioni del territorio palustre, dal taglio alla lavorazione del sarello (Carex elata) fino alla produzione di manufatti utili nella vita quotidiana contadina. Il progetto, iniziato il 26 maggio, ha avuto varie fasi di realizzazione. E’ iniziato con una visita guidata etno-botanica nel Bosco di Chiusi, testimonianza della ben più vasta foresta planiziale che un tempo si stendeva su buona parte della bassa Valdinievole, e la Paduletta di Ramone, ambiente particolarmente suggestivo che ospita ampie estensioni di cariceto a “sarello”, una fra le erbe palustri tradizionalmente usate per la realizzazione di oggetti di uso comune, oltre a specie rare come la felce florida (Osmunda regalis).
La seconda fase del progetto è stata caratterizzata da un corso di intrecci delle erbe palustri, la sala e il sarello che ha visto la partecipazione di 25 partecipanti. Il corso si è svolto nei quattro sabati del mese di giugno presso il Centro Visite della Riserva Naturale Lago di Sibolla. Il corso è stato tenuto da Alessandra Lucci, Simona Vescovi e Cristina Baronti, tutte operatrici dell’associazione Intrecci onlus, che hanno insegnato ai corsisti la lavorazione del sarello per fare i cordini, realizzare manufatti come borse o sottopentole, ed anche impagliare sedie. Alessandra, inoltre, ha tenuto una lezione sugli aspetti storici, economici e sociali della tradizione della raccolta e della lavorazione delle erbe palustri.
Tra la fine di agosto e la prima metà di settembre si è svolta la terza fase del progetto, la raccolta del sarello presso la Riserva Naturale Lago di Sibolla. Attività, che era stata abbandonata da più di mezzo secolo. Essa consiste nel prendersi cura dei gerbi, cioè delle ceppe cilindriche, costituite da torba e radici, su cui si sviluppano le lunghe foglie della pianta. Queste, una volta tagliate, vengono lasciate sul gerbo a seccare. Al tempo stesso, nelle aree in cui si è raccolto il sarello, è stata rimossa una pianta invasiva di origine nord americana (Amorpha fruticosa), che tendeva a soffocare il cariceto.
il 29 settembre vi è stata una visita etnobotanica presso la Riserva Naturale Lago di Sibolla.
L’ultima fase del progetto è stata la “festa del sarello”. Manifestazione che si è svolta il 29 settembre ad Altopascio e il 13 ottobre a Larciano. Presso la Mediateca di Altopascio Alessio Bartolini, dopo i saluti dei rappresentanti dei Comuni di Altopascio (assessore Daniel Toci) e Larciano (assessore Sara Sostegni) e del rappresentante della Fondazione Caript (Stefano Natali), ha illustrato gli obiettivi del progetto e le varie fasi della sua realizzazione. Il pomeriggio altopascese si è concluso con musiche e danze della tradizione popolare a cura dell’associazione culturale Taranta e i suonatori di organetto del gruppo Trallallero. Presso la sala del Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio si è tenuto l’evento finale del progetto. Anche in questa occasione Alessio Bartolini, dopo l’intervento della Sindaca Amidei, ha presentato il progetto agli astanti. Il pomeriggio si è concluso con i canti dei poeti dell’Anchione. In entrambe le manifestazioni vi sono state dimostrazioni ed esposizioni dei manufatti realizzati dalle ragazze e ragazzi dell’associazione Intreccci.
Si ringraziano i comuni di Altopascio e Larciano
Si ringrazia la Fondazione CA.RI.PT
Si ringraziano le associazioni Intrecci Onlus, LiveBetter e Fattoria La Stella di Lara.
Si ringrazia l’Azienda Agricola di Castelmartini per aver autorizzato l’accesso all’area del Bosco di Chiusi e della Paduletta di Ramone.
Si ringrazia il botanico Valerio Lazzeri per aver partecipato alla visita etnobotanica presso il Bosco di Chiusi e la Paduletta di Ramone.
Si ringrazia la guida ambientale- escursionista Alessio Bartolini per aver accompagnato i partecipanti alla scoperta di luoghi incantevoli come il Bosco di Chiusi, la Paduletta di Ramone e la Riserva Naturale Lago di Sibolla.
Si ringrazia la signora Fine Angeli, che è intervenuta alla festa del sarello, stupendo i presenti per la grande abilità e velocità nell’impagliatura dei fiaschi, nonostante i moltissimi anni di inattività.
Un grazie speciale alla giornalista Giulia Baldi di RAI3, intervenuta con un operatore, che, prendendo spunto da questo progetto, ha preparato un servizio sulla tradizione della raccolta e lavorazione delle erbe palustri per la RAI.
Di seguito l’intervista della giornalista Giulia Baldi alla signora Fine Angeli per Rai3 e alcune immagini delle varie fasi del progetto.