Continuano a pervenirci risposte di candidate e candidati ai quesiti che abbiamo formulato. Di seguito le risposte congiunte di Francesca Trasatti e Giulia Romani, candidate per Unione Popolare.
1. Posso affermare senza alcun dubbio che mi adopererò per garantire una reale tutela e conservazione del Padule di Fucecchio, che è un bene comune e costituisce un patrimonio collettivo, agendo in primo luogo per restituirne al C.R.D.P. del Padule di Fucecchio la gestione; è mia intenzione lavorare per garantire non solo la tutela, ma anche l’ampliamento della superficie protetta, in attuazione delle indicazioni tecniche e degli atti amministrativi di programmazione finora disattesi.
Del resto, uno dei punti del programma di Unione Popolare è dedicato alla questione delle Aree naturali protette. Noi proponiamo una legge quadro che ponga come prioritaria l’implementazione ed estensione di un sistema di aree protette che raggiunga, entro il 2030, il 30% delle superfici sia marine che terrestri. In particolare, il nostro programma prevede la rinaturazione degli ambienti fluviali al fine di ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi.
2. Ritengo che l’esperienza del C.R.D.P. del Padule di Fucecchio abbia rappresentato, negli anni, un’eccellenza da tutelare, sostenere e valorizzare. Il C.R.D.P. del Padule di Fucecchio ha costruito una rete di relazioni tra enti e associazioni, con il contributo di uno staff qualificato di tecnici e di guide ambientali, e di numerosi volontari che costituiscono un grande valore aggiunto e hanno consentito, in passato, di ottimizzare le poche risorse economiche disponibili, mentre oggi consentono di garantire le attività di base ancora possibili nonostante la paralisi operativa determinata dalla frammentazione della gestione fortemente voluta dalla Regione Toscana. Ritengo che il Centro rappresenti un modello virtuoso di gestione nel campo della valorizzazione, della tutela, della promozione e dell’educazione ambientale, soprattutto considerando l’estrema vulnerabilità di quest’area e i rischi ai quali la espone l’estensione di attività agricole, venatorie o di depurazione poco sostenibili che ne stanno minacciando l’equilibrio. Per questo, mi impegnerò affinché siano restituiti al C.R.D.P. del Padule di Fucecchio funzioni e risorse in un quadro che veda il coinvolgimento di tutti i portatori di interessi del territorio ed il coordinamento della Regione Toscana. Nel riconoscere il valore del Padule di Fucecchio in quanto bene comune, mi impegnerò per sollecitarne la tutela e la valorizzazione, sostenendo e valorizzando il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio.
3. Premetto che ritengo inadeguato e dannoso il “Progetto Tubone”, ma purtroppo è necessario prendere atto dello stato di avanzamento dei lavori, che non consente un’inversione di marcia. Perciò, il mio impegno in questo ambito sarà sicuramente quello di adoperarmi per limitare gli inevitabili danni conseguenti a questo progetto, a mio avviso scellerato. Mi adopererò per la tempestiva attuazione delle misure di compensazione ambientale, non limitate alla depurazione di acque reflue da indirizzare all’area palustre, ma estese ad ulteriori misure di mitigazione degli effetti dannosi da progettare con la consulenza di tecnici ed esperti competenti in materia e già attivi nell’area interessata.